lunedì 27 febbraio 2017

Intro

Primo post, del mio primo blog... ed è subito sindrome da pagina bianca!

Che poi è la stessa sindrome da pagina bianca che mi attraversa ogni volta che mi accingo a cominciare l'organizzazione di un viaggio.
A volte la meta è già ben definita e mi restano soltanto da pianificare i dettagli per raggiungerla.
Altre volte è il periodo ad essere definito, ma sono ancora in cerca di ispirazione quanto al luogo.
Spesso mi sale semplicemente una voglia viscerale di partire in viaggio senza sapere né il dove, né il come, né il quando.

Tempo, luogo e mezzi (leggasi anche "budget"): ecco il magico trittico che definisce l'organizzazione di un viaggio.

Adoro quel momento in cui decido di partire, ma nulla è ancora definito e tutto sta per succedere!
Comincio con il fissare uno dei tre parametri, a volte anche due, e lavoro sugli altri.
Avanzo, costruisco, torno indietro, modifico, ricomincio da capo... finché il piano di viaggio si anima sotto le mie mani, sotto i miei occhi.

Ho organizzato il mio primo viaggio poco più di dieci anni fa (chissà, magari un giorno ne scriverò qui...) e da quel momento ho sviluppato le mie tecniche ed affinato i miei metodi, che col tempo sono diventati per me assolutamente ovvi e naturali.
Eppure parlando con amici, colleghi, o semplici conoscenti, mi sono resa conto che quello che è ovvio è naturale per me può non esserlo per qualcun altro.

Confesso di essere rimasta perplessa quando pochi mesi fa un collega, manager in un'importante impresa di costruzioni francese, mi ha confidato che per lui l'organizzazione di un viaggio non è un piacere ma, al contrario, una fonte di ansia e timore...
Questa persona gestisce ogni giorno progetti da svariati milioni di euro ed ha paura ad organizzare un viaggio? Inconcepibile!

Con discrezione ho cominciato ad indagare nel mio entourage e mi sono resa conto che il suo non è un caso isolato: ragazzi giovani o persone mature, manager o impiegati, in molti condividono la stessa apprensione nell'approcciarsi all'organizzazione di un viaggio.
E questo non soltanto per mancanza di voglia o tempo, ma anche per mancanza di conoscenze.
Piano piano quindi si è fatta strada in me l'idea che io possa avere davvero qualcosa da insegnare e che e le mie esperienze possano essere fonte di ispirazione per qualcun altro.

È così che nasce questo blog: dal desiderio di condividere il mio vissuto e dalla speranza di poter trasmettere consigli utili.

Ciò che mi ripropongo di fare in questo spazio non è nient'altro che quello che già faccio nella vita di tutti i giorni, solo con un pubblico un pochino più ampio.

Perciò invito voi che state leggendo a fare ugualmente ciò che fareste di persona: non esitate a commentare, chiedere spiegazioni e suggerimenti, a condividere con me le vostre esperienze o a proporre temi dei quali vorreste che io parlassi.

Insieme, facciamo sì che questo diventi un luogo di scambio dal quale ciascuno potrà trarre beneficio! :)



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